Collezionare gioielli! È questo l’intento di questa serie di progetti dedicati alla stella marina. Esseri affascinanti dalle molteplici forme, tutte accomunate però da simmetria radiale e dalla presenza di braccia/punte (da 5 a 50!) o come vogliamo definirle.
Sono attive soprattutto di notte e si muovono strisciando sul fondale, utili spazzini li possiamo definire. Hanno la particolare caratteristica di poter rigenerare parti del corpo, questo le rende particolarmente interessanti ai miei occhi.
DEEPSEE
Le stelle marine (nome comune di questa classe di animali esclusivamente marini) vivono praticamente in tutti i mari del mondo, tutti i tipi di fondale e fino alla profondità record di 6.000 metri!
E’ un animale molto particolare, per il fatto che può rigenerale parti del suo corpo che sono andate perdute, e soprattutto molto utile per la gestione degli equilibri dei fondali marini (evitando che alcune specie si diffondano troppo prevaricandone altre)
Altra caratteristica se vogliamo un tantino estrema, è che in molti casi la riproduzione è asessuata, ovvero avviene per scissione dell’esemplare in due parti, rigenerando in ciascun caso la parte mancante e creando un nuovo esemplare.
Non essendo animali in grado di nuotare velocemente e quindi di scappare al sentore di un subacqueo, direi che sono soggetti fotografici ideali.
Inoltre si trovano bene o male su tutti i tipi di fondale e a tutte le profondità.
Le problematiche legate alla fotografia di questi soggetti sono puramente tecniche, ovvero nella scelta aprioristica del tipo di scatti da fare e del tipo di illuminazione da utilizzare. Non avendo grandi dimensioni sono dunque più che altro soggetti da macro/super-macro o al più da macro ambientate.
Personalmente ho fotografato le stelle marine un po’ in tutte le modalità di diving. Se l’intenzione è di realizzare delle super-macro tuttavia, suggerisco di utilizzare un’attrezzatura che consenta di respirare sott’acqua con tutta calma.