Corpi che si deformano durante l’immersione, l’aria che esplode in una bianca schiuma. Cosa accade a dei corpi quando si tuffano in acqua? E poi chi sono queste persone? Il volto non è rivelato, oppure è appena riflesso dalle bolle d’aria che fanno da specchio.

Un po’ una metafora della mia vita da apneista: il corpo deformato dalla pressione, l’aria che implode e poi esplode nei polmoni, il volto celato da una maschera che si lascia intravedere attraverso le lenti.

Un giorno di sole e mare con I miei ragazzi, ai confini del parco nazionale di Ras Mohammed in Egitto, si è trasformato in un esperimento fotografico. Questa volta I miei soggetti fotografici sono degli esseri umani.

DEEPSEE​

diversus #1

diversus #2

diversus #3

diversus #4

diversus #5

Ancora un’avventura che in un certo senso ha dell’estremo… Una sfida a catturare l’istante dell’impatto in acqua. Frazioni di secondo per catturare il fragore del tuffo, il ribollire dell’acqua in una bianca schiuma durante l’impatto.​

Esperimento interessante, su esseri umani questa volta! Catturare il momento dell’impatto e la riemersione.​

E’ un gioco ma anche una metafora sulla mia vita da subacqueo apneista: un vitale ingresso in acqua, carico di energia e di ossigeno, per poi riemergere dopo la fatica del tuffo, affaticato e voglioso di respirare nuovamente in superficie.​

Possiamo riassumere in tre scelte basilari:​

  • Grandangolo per riprendere le scene per intero anche se da vicino​.
  • Tempi rapidissimi per fissare l’attimo​.
  • Luce ambiente, sufficiente a pochi metri di profondità e per evitare lo scattering (per le microbolle d’aria) che ci sarebbe stato con luci artificiali e riprese così ravvicinate​.

Esperimento fatto in apnea ma che sarebbe potuto anche essere fatto con altri metodi di diving​.

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