LA RICERCA DELL’ESTREMO

Da sempre sono affascinato dai luoghi estremi. Questi sono lontani dalla contaminazione dell’uomo, dalla sua frequentazione abituale, sono luoghi di perfetto e precario equilibrio naturale. Luoghi senza tempo, inospitali, duri, affascinanti: lì possiamo essere solo di passaggio. Alcuni di questi sono insospettabilmente vicini, altri immensamente remoti. In alcuni ci sono stato, in fondo al mare, ma tanti altri sono ancora da esplorare.

La Pesca in Apnea

La pesca è tra le attività umane più antiche, legata all’istinto di sopravvivenza dell’uomo. Oggi, praticata a livello industriale e senza scrupoli, è da considerare una delle attività umane più distruttive nei confronti dell’equilibrio degli ecosistemi marini. In questo consiste l’ingiustizia, nell’eccessivo, miope sfruttamento del mare. La pesca subacquea in apnea, è la forma più sostenibile di pesca: si pratica in un elemento dove abbiamo tempi di permanenza molto limitati, secondi, minuti per qualche persona più  dotata, scarsa velocità di movimento in confronto ai pesci, armi molto rudimentali come i fucili che sparano frecce a non più di qualche metro. La pesca in apnea  fatta su pochi esemplari adulti non altera gli equilibri dell’ambiente marino.

La Pesca a Profondità Estreme

Sfidarmi, migliorarmi. Raggiungere un limite e comprenderlo, poi superarlo. L’incoscienza prima citata si trasforma in conoscenza di sé. Voglio scoprire fin dove posso arrivare, fin dove posso spingermi. Mi piace essere il primo a raggiungere un fondale, mi piace essere l’unico ad aver pescato lì in quelle condizioni, ma soprattutto mi piace misurarmi con il mare. Sono un essere umano e già so che il mare vincerà sempre però sfiorare l’impossibile mi attrae e sfiorarlo in mare è la mia passione.​

Sopravvissuto e mai arreso

Si, letteralmente sopravvissuto a 13 incidenti cerebrali (sindrome di Taravana) e ben 3 ictus, in questo sport estremo. L’ultimo incidente ha cambiato tutto. Si manifesta con un deficit fisico e psichico, esito di un malfunzionamento neurologico che nessuno sa ancora spiegare con certezza. Se non aiutato in quei frangenti di compromessa capacità, rischi il peggio.

I miei amici fidati sono riusciti ad assistermi prontamente, tutte le volte!​

Ma l’ultimo incidente ha cambiato il mio destino: infatti il neurologo mi ha dato un ultimatum: “un quarto ictus potrebbe ucciderti o lasciarti infermo per sempre!”.​

Tutto finito?

“Le cicatrici sono i tatuaggi del Guerriero: raccontano una storia di forza, resilienza e trionfo”

No, una nuova speranza è nata. Una nuova sfida, un nuovo modo di immergermi in profondità: pronto a mostrare agli altri la mia idea di bellezza del mare e a diffondere la mia passione. Un eroe che affronta nuove avventure, pronto per un nuovo significato nella sua vita. La mia storia non era ancora finita, ha preso una direzione diversa: il personaggio estremo che avevo costruito si sarebbe evoluto.​

Ho cominciato ad immergermi con altre “modalità”, pur di continuare a frequentare quel mondo sommerso meraviglioso e misterioso. ​

Spinto da una nuova forte motivazione.​

La Fotografia Subacquea

“Gli abissi marini hanno la magia di trasformare le mie cicatrici in pezzi unici di arte fotografica”

Non è affatto detto che la cattura materiale di un bell’esemplare di pesce sia la cosa più emozionante! Nel mondo sottomarino c’è molto più da catturare con gli occhi che non con un fucile ed una cattura fotografica rimane per sempre nei tuoi ricordi ed in quelli con cui la condividi. Amo scoprire gli angoli più remoti che una bella destinazione offre, i più inesplorati, con maggior possibilità di osservare una natura indisturbata, in equilibrio. Amo farlo in apnea, perché in questo modo mi sento parte di quell’angolo di mare, ma anche con tutte le altre possibili tecniche che mi consentano di concentrarmi meglio e più a lungo su quelle magnifiche catture.​

Il significato della Luce

Gli Oceani sono il regno delle tenebre. E’ fisicamente e biologicamente vero! Il 90% degli esseri viventi popola la cosiddetta zona eufotica (dal Greco “ben illuminata”). Dal punto di vista dell’estensione superficiale di tale zona, è veramente esigua: parliamo della fascia di profondità che arriva ai 200m. Questa è la massima profondità di penetrazione della luce utile alla fotosintesi e quindi alla vita (per la maggior parte delle specie marine). Parlando dei colori invece, 7, 15, 25, 40, 50, 60 sono le profondità in metri a cui scompaiono le varie componenti cromatiche della luce, nell’ordine: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola.​

Ed infine è BUIO letteralmente parlando:​

  • Metaforicamente il nero, le ombre, nei miei lavori sono l’elemento dominante, ciò che distingue la vita dalla morte, che risalta il significato essenziale delle forme dei soggetti illuminati​;
  • Metaforicamente c’è ancora un ulteriore significato, più legato alla mia storia personale: la riemersione dalle profondità dopo un tuffo, specie se fatto in apnea.

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