Cacciatrici ferocemente cacciate

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DEEP SEA PHOTOGRAPHER APPASSIONATO, luoghi estremi e abitanti naturali

Isole Canarie. Atlantico, oltre 100 miglia ad ovest del Marocco. Meta turistica molto ambita, soprattutto per il clima mite tutto l’anno. Circa 2 milioni di residenti. Da questi dati sommari non sembrerebbe un luogo naturalisticamente attraente ma andando più a fondo riserva molte sorprese. C’è dell’estremo anche qui. Queste isole vulcaniche emergono dai fondali oceanici abissali 3-4000 metri! Lontano dalla costa, in mare aperto, è possibile avvistare diversi gruppi di cetacei.​

In quest’arcipelago questi mammiferi marini sono protetti. Sono lontani dai luoghi del massacro rituale che ogni anno si ripete nelle isole Faroe, per una tradizione che oggi ha perso ogni motivo di esistere. La chiamano Grindadráp, la caccia feroce che si perpetra soprattutto ai danni delle balene pilota. ​

Sono andato alla ricerca delle balene pilota ed ho avuto il privilegio di fotografare alcune madri che accudiscono e nutrono i propri cuccioli, che anche se oramai molto cresciuti ancora vengono allattati!​

Questi globicefali sono dei magnifici apneisti. Riescono ad immergersi ad oltre 500m di profondità per cacciare le proprie prede, per lo più cefalopodi. Spesso ingaggiano delle lotte furibonde con grossi esemplari (calamari/totani) e di queste portano ben visibili le cicatrici sui loro corpi. Al contempo sono madri amorevoli che curano i loro “cuccioli” e li allattano fin quasi all’età adulta.​

DEEP SEA PHOTO TECNICO, qualche tip tecnico rispetto alle foto/tecnica/luce in profondità ​

Allo scopo di fotografare questi esemplari e cercare di individuare alcune coppie mamma/figlio nel branco, mi son dovuto immergere in apnea e con attrezzatura leggera (senza luci artificiali). Quindi ho dovuto scegliere di utilizzare al meglio la luce ambiente.​

Mettendo in risalto i soggetti, con inquadrature per lo più dall’alto, si ha modo da ottenere fantastici giochi di luce sullo sfondo, grazie ai raggi del sole che si dissolvono in profondità.​

“When words become unclear, I shall focus with photographs. When images become inadequate, I shall be content with silence.”
ANSEL ADAMS

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